Il paesaggio naturalistico


Nepi, con il suo ricco patrimonio storico e culturale, è anche noto per il suo splendido paesaggio e le aree naturalistiche che offrono un perfetto connubio tra storia, cultura e natura. Il territorio di Nepi si trova nella regione del Lazio, caratterizzato da una variegata morfologia che include colline, aree boschive, torrenti, cascate e sorgenti naturali, rendendo questa zona un’attrattiva per gli amanti del trekking, della fotografia naturalistica e di chi cerca un contatto diretto con la natura. La zona di Nepi è ricca di biodiversità. Le aree boschive sono dominate da specie arboree tipiche dell’area mediterranea, come querce, lecci e in alcuni punti persino dei castagni, che offrono rifugio a numerose specie di uccelli, mammiferi e insetti, contribuendo a creare un ecosistema ricco e variegato. Per gli appassionati di escursionismo e natura, Nepi e i suoi dintorni offrono diversi percorsi naturalistici che permettono di esplorare la bellezza del paesaggio, con itinerari che variano per difficoltà e durata, adatti sia ai principianti sia agli escursionisti esperti. Questi sentieri offrono la possibilità di immergersi in ambienti naturali ben conservati, con la possibilità di osservare da vicino la flora e la fauna locale. Una delle meraviglie naturali di Nepi sono le sue sorgenti, tra cui spicca la storica “Fonte di Nepi”, conosciuta anche per le sue proprietà e la qualità dell’acqua. Queste sorgenti non solo hanno un grande valore ecologico e paesaggistico, ma sono anche strettamente legate alla storia e alla cultura della città, avendo rappresentato una risorsa vitale fin dall’antichità. Intorno a Nepi si trovano aree naturali protette che mirano a conservare la biodiversità e promuovere la sostenibilità ambientale. Queste aree sono gestite in modo da bilanciare la protezione dell’ambiente con la fruibilità da parte del pubblico, attraverso attività di educazione ambientale e la promozione di un turismo responsabile. Il paesaggio naturale intorno a Nepi arricchisce l’esperienza di visita, offrendo non solo un tuffo nella storia attraverso i suoi numerosi siti archeologici e monumenti, ma anche l’opportunità di godere di momenti di relax e connessione con la natura. La combinazione di bellezze naturali e tesori storici fa di Nepi e dei suoi dintorni una destinazione unica, capace di offrire molto agli occhi e allo spirito dei suoi visitatori. Le autorità locali e le associazioni ambientaliste organizzano periodicamente iniziative ed eventi per promuovere la conoscenza e la conservazione del patrimonio naturalistico di Nepi, come escursioni guidate, laboratori didattici per scuole e famiglie, e progetti di tutela ambientale. Queste attività sono volte a sensibilizzare residenti e visitatori sull’importanza di preservare la natura e il paesaggio per le future generazioni.

La cascata dei Cavaterra si trova vicino alla porta sud della città. Il fosso dopo aver percorso una parte delle mura di difesa della Rocca, si getta nel vuoto creando una spettacolare vista. Il nome Cavaterra si riferisce ai lavori di sbancamento effettuati da Antonio da Sangallo il Giovane per rendere più efficaci e sicure le mura di fortificazione della città. Altre versioni sull’origine del nome fanno supporre che il nome derivi dalla famiglia dei Cavaterra a cui appartenevano i terreni.

La “Caduta del Picchio” è una cascata situata all’interno delle “Forre” situata lungo il tragitto del fosso della Bottata. Bellissimi e suggestivi paesaggi raggiungibili tramite percorsi naturalistici. Si suppone che il nome derivi dal Picchio, uccello della famiglia dei Picidae, poichè il luogo era frequentato da diversi esemplari del volatile.

• La “Cascatella” è una cascata situata all’interno delle “Forre” di Nepi, la si può raggiungere attraverso il percorso naturalistico che parte dalla località Cardinale e percorre il fosso della Massa.  Nella seconda immagine possiamo notare la parte alta della cascatella, luogo dove molti nepesini andavano a fare il bagno nel periodo estivo.

La cascata delle Acque minerali (cascata dei sette frati), sono delle cascate situate lungo il percorso della via amerina accanto allo stabilimento delle acque minerali e in prossimità delle Terme dei Gracchi. Da notare i colori arancioni delle sogenti di Acqua ferrosa della zona. Nei dintorni si possono trovare altri tipi di sorgenti, solfuree e minerale.

La cascata delle Acque minerali (cascata della fornace) è situata nella parte più bassa del percorso della via amerina accanto allo stabilimento delle acque minerali e in prossimità delle Terme dei Gracchi.


La cascata della “Bottata” o cascata della Callaretta, sono delle cascate che si trovano all’incrocio tra la strada per Castel sant’Elia e la strada per Civita Castellana. Subito dopo l’acquedotto di Nepi il fosso si getta in una scarpata e scompare nella vegetazione. Nel periodo invernale la nebbia sale dal profondo della valle e la cascata sembra fumare, da qui il nome di Callaretta.

Ricerche effettuate da Pietro Palazzini