Nepi: Fauna selvatica – I Volatili

Gli alberi sono il rifugio ideale per molti volatili, tra cui gufi, falchi, civette, allocchi, barbagianni, merli, passeri, pettirossi, beccacce, fringuelli, ghiandaie, upupe, frosoni, fagiani, aironi ecc.

  • Gufo comune (Asio otus) è un uccello rapace facente parte della famiglia degli Strigidi. Diffuso nel Nordamerica, in Europa e in Asia, vive principalmente nei boschi e nelle foreste di conifere. Il gufo comune è caratterizzato da tipici ciuffi sulle orecchie, semplici piume che non incidono sul funzionamento dell’apparato uditivo, peraltro finissimo. È un animale esclusivamente notturno; caccia una grande varietà di piccoli animali, quali topi, toporagni (Sorex araneus), talpe (Talpa europaea), scoiattoli, pipistrelli, ratti, uccelli e insetti. Durante il giorno dorme nelle cavità degli alberi o in vecchi ruderi, perfettamente mimetizzato dal piumaggio.

 

  • Falco è un genere di uccelli rapaci della famiglia dei Falconidi diffusi in tutto il globo. È l’unico genere della sottofamiglia Falconinae. La struttura corporea e il piumaggio di questi falchi dimostrano che essi sono perfettamente adatti a catturare prede vive, sia in aria sia su territori aperti. I cosiddetti falchi nobili (tra cui sono compresi i falchi cacciatori, i falchi pellegrini, i falchi balena, i falchi lodolai, i falchi della regina e gli smerigli) sono superiori a tutti gli altri animali sia per la velocità che possono raggiungere in volo, sia per la straordinaria rapidità con cui si calano in picchiata con vigorosi battiti delle ali. I falchi «libratori», al contrario, (che comprendono i gheppi, i falchi grigi e i falchi cuculi) catturano la preda a terra, dopo aver perlustrato il territorio librandosi immobili nell’aria, oppure calandosi in picchiata da un punto di vedetta.

 

  • Civetta (Athene noctua) è un uccello rapace notturno della famiglia degli Strigidae. La civetta è lunga circa 21–23 cm, ha un’apertura alare di 53–59 cm e un peso che varia da 100 a poco più di 200 grammi. Ha forme tozze, capo largo e appiattito senza i ciuffi auricolari tipici del gufo, occhi gialli e zampe lunghe parzialmente rivestite di setole. La parte superiore è grigio-bruno macchiata di bianco mentre in quella inferiore è prevalente il bianco, macchiato di brunola.

 

  • Allocco (Strix aluco) è un uccello rapace della famiglia degli Strigidi. Ha occhi neri, non possiede ciuffi auricolari, si mimetizza alla perfezione nel bosco che frequenta, il suo colore può sembrare la corteccia di un albero. Il piumaggio presenta colorazioni che possono essere differenti e sono denominate morfismi. Pur trattandosi della stessa specie si possono avere individui con un morfismo rosso, grigio o intermedio fra questi due colori. La taglia è di 38 cm, il peso variabile ma non supera i 600 grammi. Il dimorfismo sessuale è caratterizzato dalle dimensioni maggiori della femmina, caratteristica comune agli Strigidi.

 

  • Barbagianni comune (Tyto alba) è un uccello rapace notturno appartenente alla famiglia dei Titonidi. Sono pallidi, 33–39 cm di altezza con un’apertura alare di 80–95 cm e hanno lunghe zampe. Hanno un volo oscillante quando si avvicinano ai terreni di caccia. Questa particolare tecnica è unica nella sua specie: quello del barbagianni è infatti noto per essere il volo più silenzioso fra tutti gli uccelli conosciuti. L’animale è infatti rapace e principalmente carnivoro, e una tale capacità è fondamentale per poter sorprendere le prede, ignare del suo arrivo. Tutto ciò è possibile grazie alla sua particolare fisonomia. È dotato infatti di un’apertura alare molto elevata in proporzione al piccolo corpo, che permette al barbagianni di planare facilmente e col minimo sforzo.

 

  • Merlo (Turdus merula) è un uccello passeriforme della famiglia dei Turdidi. Il maschio del merlo è lungo fino a 25 centimetri e presenta un piumaggio in genere completamente nero o marrone scuro con becco e contorno degli occhi di un giallo acceso tendente all’arancione. Le zampe sono brune e squamose. La femmina è lunga 20–22 cm circa e di colore bruno scuro, con la gola più chiara, striata. I giovani e le femmine presentano una colorazione bruna del becco, anziché gialla o aranciata. Negli esemplari maschi sono alle volte presenti fenomeni di leucismo, che si evidenzia con il colore bianco di parte delle remiganti primarie o delle caudali. Talvolta si possono presentare casi di albinismo che producono individui dal corpo bianco e occhi rossi.

 

  • Passero domestico è un uccello dei Passeridi; comunemente passero o passerotto, presenta una distribuzione cosmopolita. Da alcuni anni la popolazione è in declino in varie parti d’Europa, senza che vi sia una causa certa.

 

  • Pettirosso (Erithacus rubecula) è un piccolo uccello passeriforme della famiglia dei Muscicapidae, in passato classificato come facente parte della famiglia dei Turdidae. È l’unica specie nota del genere Erithacus. Gli adulti hanno il petto e la fronte colorati di arancio. Il resto del piumaggio è di colore bruno oliva e il ventre bianco sporco. Ai giovani manca la colorazione arancione e sono fortemente macchiettati. Il comportamento è confidente verso l’uomo ed ha abitudini vivaci note a tutti. Spesso quando si lavora in giardino e si rigira la terra il pettirosso si avvicina molto all’uomo per ricercare vermi o insetti venuti alla luce, in inverno non rifiutano grasso e semi anche se non è la loro alimentazione base.

 

  • Fagiano o fasianidi (Phasianidae) sono una famiglia di uccelli dell’ordine Galliformes. Il loro corpo è abbastanza slanciato, breve il collo, la testa piccola, le ali corte e fortemente arrotondate, la coda lunghissima, composta di sedici o diciotto penne disposte a tetto; hanno becco snello, arcuato, debole e munito di uncino, e piedi di media altezza che nei maschi si arricchiscono della presenza di uno sperone. Il piumaggio riveste tutto il corpo, con l’eccezione delle nude guance e dei tarsi: le sue piume sono generalmente grandi e arrotondate, sono eccezionalmente sottili e lunghe, e si allungano, ora all’occipite ora alla nuca, in cuffie e collari; qua e là sono sfilacciate, ed il loro colorito si compone in gradazioni elegantissime. Le femmine sono generalmente più piccole dei maschi, hanno la coda più corta e piumaggio di colori meno appariscenti.

 

  • Beccaccia (Scolopax rusticola) è un uccello dell’ordine dei caradriformi, famiglia degli scolopacidi. È caratterizzata da un becco a punta di 6–8 cm e un peso di 230-380 g; ha una colorazione mimetica che ben si adatta all’ambiente che frequenta, quindi colore marrone variamente barrato di nero e bianco giallastro. La beccaccia non è caratterizzata da un dimorfismo sessuale certo, ma in genere il maschio è meno massiccio e ha i colori lievemente più accesi della femmina.

 

  • Storno comune (Sturnus vulgaris) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Sturnidae, originario dell’Eurasia, ma introdotto in tutti i continenti tranne che in America Meridionale e in Antartide. Lo storno è lungo circa 20 cm o poco più, ha un’apertura alare di circa 35 cm e pesa dai 70 ai 90 g. Il suo piumaggio in estate è nero lucente con riflessi metallici violacei e verdi con le punte delle piume bianche, mentre in inverno il nero diventa meno brillante, i riflessi si attenuano e le punte bianche diventano più evidenti. Il becco è aguzzo, giallognolo in estate, bruno in inverno, le zampe sono rossastre, la coda corta. L’unico carattere che differenzia i sessi è una macchia sulla base del becco che è azzurra nei maschi, rossastra nelle femmine.

 

  • Allodola (Alauda arvensis), detta anche lodola, è un uccello passeriforme della famiglia degli Alaudidi. L’allodola è lunga circa 16–18 cm, ha un’apertura alare che può raggiungere i 36 cm e pesa circa 35-45 g. È caratterizzata da un piumaggio di colore marrone leggermente striato di nero nella parte superiore, più chiaro in quella inferiore, nonché da un piccolo ciuffo erettile che mostra solo se allarmata. In volo mostra una coda corta e larghe ali corte. La coda e la parte posteriore delle ali sono bordate di bianco. I sessi sono simili.

 

  • Starna, conosciuta anche come pernice grigia, è una specie politipica. Nei primi anni del Novecento è stata introdotta in Europa dove si trova invece la specie P. perdix. La starna è un uccello originario di steppe fredde, l’Italia centrale e i balcani sono l’areale più meridionale in cui vive. Studi condotti su starne centroeuropee dimostrano infatti che una temperatura media superiore a 22 °C durante il periodo estivo fa aumentare la mortalità dei pulcini fino all’80%. In Italia la starna si trova in uno stato di decremento continuo perdurante da mezzo secolo.

 

  • Gazza, nota anche come gazza eurasiatica (Pica pica), è un uccello passeriforme della famiglia dei corvidi. Il nome scientifico della specie, pica, è un caso di tautonimia, in quanto ripetizione di quello del genere. Si tratta di uccelli dall’aspetto slanciato, muniti di testa arrotondata con lungo e forte becco conico dall’estremità adunca, ali lunghe e digitate, lunga coda dalla forma romboidale e zampe forti: nel complesso, la gazza è inconfondibile nel suo areale di distribuzione, sia per la colorazione (che comunque può essere confusa con quella di altri uccelli nell’areale occupato dalla specie, come ad esempio la taccola daurica) che soprattutto per la conformazione.

 

  • Corvo comune, corvo selvatico, corvo nero o corvo propriamente detto (Corvus frugilegus) è un uccello passeriforme della famiglia dei Corvidi. Si tratta di uccelli dall’aspetto robusto e slanciato, muniti di testa arrotondata munita becco lungo, dritto e appuntito, collo robusto, lunghe ali digitate, zampe forti e coda cuneiforme e di media lunghezza. Nel complesso, il corvo nero presenta l’aspetto tipico dei corvi, come il più grande corvo imperiale e la simile cornacchia nera, rispetto ai quali è immediatamente distinguibile (soprattutto gli adulti, mentre nei giovani tale caratteristica non è ancora sviluppata) per la faccia nuda, nonché per la testa più piccola e arrotondata, il becco più sottile, le ali in proporzione più lunghe e la presenza di penne meno fitte anche nell’area piumata delle zampe.

 

  • Colombaccio (Columba palumbus), chiamato anche palombo o palombaccio, è una specie di uccello della famiglia dei Columbidi (Columbidae). È la più grande, più frequente e più diffusa specie di columbidi in Europa. Il colombaccio è lungo dai 40 ai 42 cm e, perciò, sostanzialmente più grande del piccione (Columba livia). La sua apertura alare va dai 75 agli 80 cm e può pesare dai 460 ai 570 grammi. I sessi si assomigliano: la testa e la schiena sono bluastri, la coda e la punta delle ali scure. Il petto è di un colore rosa-grigio un po’ più chiaro. Una caratteristica tipica sono le macchie bianche sul collo, che tuttavia non formano un anello. Il collo ha una colorazione verdastra. Durante il volo, sulla parte superiore delle ali, si possono riconoscere delle fasce trasversali bianche che sono il principale segno di riconoscimento dalle specie simili (piccione comune e colombella) e vengono chiamati specchietti.

 

  • Fringuello (Fringilla coelebs) è un piccolo uccello passeriforme della famiglia Fringillidae. Si tratta di uccelletti dall’aspetto robusto e abbastanza inconfondibile per forma e colorazione nel panorama degli uccelli europei, muniti di testa squadrata e becco conico. Il piumaggio presenta un forte dicromatismo sessuale: nei maschi, infatti, la fronte è nera, mentre vertice, nuca e spalle sono di colore grigio-azzurro, faccia e petto sono di color rosso ruggine che sfuma nel rosa-cannella ventralmente e nel bianco sul sottocoda, mentre i fianchi sono grigiastri, il dorso è rosso-bruno, il codione è verde oliva e le ali presentano copritrici e remiganti nere con una banda trasversale bianca che crea un disegno inconfondibile riproposto anche sulla coda, che è infatti nera con bordo bianco. Le femmine, invece, non presentano alcun segno di rosso o azzurro nel piumaggio, mostrando livrea bruno-giallastra su gran parte del corpo, più chiaro ventralmente e più scuro dorsalmente, e conservando i pattern bianchi su ali e coda: alla fine della stagione riproduttiva, il piumaggio muta e diviene più sbiadito specialmente nei maschi, con la comparsa di sfumature brune sul bianco delle ali e rosso cefalotoracico che diviene rosato, mentre l’azzurro dorsale sfuma in un color ardesia. In ambedue i sessi gli occhi sono neri e le zampe sono di color carnicino: il becco è nero-bluastro durante la stagione degli amori e rosato durante la stagione invernale, con tendenza a schiarirsi alla base in ambo i periodi.

 

  • Ghiandaia (Garrulus glandarius) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Corvidae. Si tratta di uccelli dall’aspetto robusto, muniti di grossa testa squadrata e allungata con becco forte e conico e penne del vertice erettili che formano una cresta che l’animale alza in caso di eccitazione o interesse: le zampe sono forti, le ali arrotondate e digitate e la coda è piuttosto lunga (poco meno della metà del totale) e presenta estremità cuneiforme.

 

  • Upupa comune o upupa eurasiatica o plumbus (Upupa epops) è un uccello bucerotiforme della famiglia degli Upupidi. Il nome di questo uccello deriva dall’onomatopea latina del verso che soprattutto i maschi sono soliti emettere durante il periodo riproduttivo, e che suona come un cupo hup-hup-hup trisillabico. L’upupa è sicuramente uno degli uccelli più appariscenti diffusi alle nostre latitudini: la colorazione molto accesa, rosso-arancio con ali e coda a bande bianche e nere, il lungo becco leggermente ricurvo e la cresta erettile sulla testa risultano inconfondibili fra gli uccelli nostrani, sebbene risulti abbastanza difficile avvistare un’upupa in virtù delle sue abitudini schive e della sua predilezione per le aree rurali e scarsamente antropizzate.

 

  • Frosone comune (Coccothraustes coccothraustes) è un uccello passeriforme della famiglia dei fringillidi. È l’unica specie del genere Coccothraustes. L’aspetto è quello tipico degli appartenenti alla famiglia dei fringillidi, robusto e squadrato, con grossa testa che pare innestata direttamente sul tronco ed un becco tozzo ed estremamente robusto di forma conica.

 

  • Cinciallegra (Parus major) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Paridi. La cinciallegra ha una lunghezza compresa tra 13,5 e 15 cm, presenta un piumaggio verdastro sul dorso, con coda e ali grigio bluastre. Il capo e la gola sono di colore nero lucido, con guance bianche. Il petto giallo è attraversato longitudinalmente da una linea nera dalla gola all’addome che, nei maschi, è leggermente più larga. Diventa facilmente confidente nei confronti dell’uomo, può arrivare ad accettare il cibo offertole direttamente con le mani.

 

  • Cardellino (Carduelis carduelis) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Fringillidi. Si tratta di uccelletti dalla testa arrotondata, muniti di becco conico e appuntito, grandi occhi, ali appuntite e coda dalla punta lievemente forcuta. La livrea è inconfondibile. I cardellini, infatti, presentano in entrambi i sessi la caratteristica mascherina facciale di colore rosso scuro, con una piccola banda nerastra che va dai lati del becco all’occhio: la mascherina rossa è orlata da un’ampia banda bianca che copre gola, orecchie e fronte, a sua volta orlata di nero. Dorso, fianchi e petto sono di un caldo colore bruno nelle popolazioni europee e grigio cenere in molte di quelle asiatiche: al centro del petto è presente una macchia circolare bianca, che si congiunge inferiormente al bianco del ventre e del sottocoda. Bianca è anche un’area a mezzaluna fra il nero nucale ed il bruno dorsale, così come bianchi sono il codione, una macchia circolare sulla punta di ciascuna delle remiganti e la parte centrale della punta della coda: quest’ultima, così come le ali, è di colore nero, con presenza di un’ampia banda alare di colore giallo sulle copritrici.

 

  • Airone cenerino è un uccello appartenente alla famiglia Ardeidae. Originario delle regioni temperate del Vecchio Mondo, oltre che dell’Africa, è la specie di airone che si spinge più a nord, tanto che in estate è facile incontrarlo lungo le coste norvegesi, ben oltre il circolo polare artico.

 

  • Picchio o picidi (Picidae) sono una famiglia di uccelli dell’ordine dei Piciformi, comprendente oltre duecento specie. I picidi sono ben conosciuti per la loro tecnica di martellare con il becco il tronco degli alberi, sia per alimentarsi con larve di insetti che per creare cavità dove nidificare. Il martellamento ha anche una funzione territoriale, per segnalare la propria presenza a possibili rivali. Caratteristica particolare del picchio è la lunghezza dell’osso ioide, che si avvolge attorno al cranio, passa dietro la testa dividendosi in due parti e poi si ricongiunge in mezzo agli occhi.

 

  • Rondine comune (Hirundo rustica) è un piccolo uccello migratore dell’ordine dei passeriformi. È spesso chiamata solamente con il nome di rondine, che indica più ampiamente tutta la famiglia Hirundinidae. La rondine comune è un uccello piccolo e agile, lungo circa 18-19,5 cm con ali di 12–13 cm. Ha una coda lunga e biforcuta, ali curve e aguzze e un piccolo becco diritto di color grigio scuro. La sottospecie europea (Hirundo rustica rustica) è di colore blu scuro (quasi nero) sul dorso, grigiastro sul ventre ed ha gola e fronte rosse, separate dal ventre da una fascia blu. La rondine comune non presenta dimorfismo sessuale, è quindi quasi impossibile riconoscere i sessi dalla sola osservazione esterna.

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