La Via Amerina, tra Nepi e Falerii Novi, Storia e paesaggio.

Il Ponte Romano sul Fosso dei Tre Ponti. Proposta di Parco Archeologico Paesistico.

Il tratto della Via Amerina che dal pianoro di San Lorenzo conduce a Falerii Novi rappresenta forse l’unico tratto di questa strada costruito ex novo dai romani dopo la conquista dell’Ager Faliscus. Il suo andamento perfettamente rettilineo rappresenta un segno indelebile sul paesaggio, un taglio netto anche violento, come violenta fu la conquista del territorio falisco da parte di Roma. Doveva rappresentare la potenza sia economica che militare del nuovo Impero che si andava formando, era l’emblema di Roma che aveva conquistato il territorio dei Falisci e distrutto Falerii Veteres. Nel suo procedere senza impedimenti la strada supera quattro torrenti e altrettante forre, alcune molto profonde. Quattro ponti costruiti in opera quadrata di tufo con nucleo in opus cementicium, tre dei quali molto imponenti, superavano partendo da Falerii Novi la forra del Rio Purgatorio, la forra del Rio Maggiore, la forra del Fosso dei Tre Ponti, un quarto ponte di modeste dimensioni data l’entità del torrente, superava il Rio Calello. Di questi manufatti solo il Ponte sul Fosso dei Tre Ponti è ancora integro nella sua funzione anche se aggredito dalla vegetazione che ne sta minando anno dopo anno la solidità statica […]. Il Ponte Romano sul Fosso dei Tre Ponti […], è il primo che s’incontra percorrendo la strada da Nepi verso Falerii. Come detto è l’unico ancora integro e transitabile, costruito con la tecnica dell’opera quadrata, in grandi blocchi di tufo cavati sul posto e disposti a filari alterni per taglio e per testa. Morfologicamente è caratterizzato da contrafforti fortemente sporgenti ai lati del fornice e dalla volta con ghiera a conci pentagoni che ci permette, come vedremo nella parte dedicata alla descrizione del ponte, di poter collocare la sua costruzione in un preciso periodo storico. L’area interessata dal Parco Archeologico Paesistico si trova compresa in una porzione di territorio a nord dell’abitato di Nepi e a sud di quello di Fabrica di Roma in questa striscia di terreno ai lati dell’antica via insistono oggi i territori di quattro Comuni che hanno come confine proprio il tragitto della Via Amerina: il Comune di Nepi nella parte a sud-ovest, il Comune di Castel Sant’Elia nella parte a sud-est, il Comune di Civita Castellana ad est della via Amerina, il Comune di Fabrica di Roma nella parte nord- ovest del percorso. Ai lati della strada, nel corso dei secoli del dominio romano, si è sviluppata una serie ininterrotta di tombe scavate nel tufo e di monumenti funerari che accompagnano il visitatore lungo il percorso. Il tutto inserito in un contesto paesaggistico di particolare importanza, in quanto la direzione perpendicolare all’andamento delle forre permette di attraversare in successione tutte le componenti del paesaggio, dal paesaggio agrario al bosco di pianoro, dalla vegetazione rupicola al bosco di forra, dal bosco di fondovalle alla fascia ripariale […].

Il testo è tratto da:
SOLDATELLI Massimo, La Via Amerina, tra Nepi e Falerii Novi, Storia e paesaggio. Il Ponte Romano sul Fosso dei Tre Ponti. Proposta di Parco Archeologico Paesistico.

  • Copertina flessibile: 316 pagine
  • Editore: Edizioni Sant’Antonio (14 giugno 2019)
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 6138392663
  • ISBN-13: 978-6138392668
  • Peso di spedizione: 789 g

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