Giuseppe Bernardo Doebbing Vescovo di Nepi e Sutri

Giuseppe Bernardo Doebbing Vescovo di Nepi e Sutri Alessandro Senzacqua mar-16 XVIII 1

Introduzione

Questa ricerca si basa prevalentemente sui documenti conservati nell’Archivio Storico Diocesano di Civita Castellana. Già ad un primo esame si confermava chiaramente il carisma e lo spessore, umano e religioso di un Uomo di Chiesa di origine tedesca, che si trovava ad operare in un contesto locale, quale le diocesi di Nepi e Sutri, dove imperavano degrado, miseria sociale, abbandono e anticlericalismo. In seguito ad un approfondimento delle fonti archivistiche si delineava nettamente l’opera dicotomica di Monsignor Doebbing: per un verso pronto a condannare e porre rimedio al lassismo del clero, per l’altro si evidenziava la sua liberalità nei confronti di tutta la comunità diocesana, religiosa e laica. Dalla lettura delle pastorali locali scaturisce inoltre la sua totale adesione alle idee dei due pontefici a lui contemporanei, Leone XIII e Pio X, dalla cui stima e rispetto reciproco fu caratterizzato il suo episcopato.

Ciò che ha catturato maggiormente la mia attenzione è stata la consultazione dei documenti personali del vescovo, che vertevano sulle accuse di spionaggio e di sentimenti anti italiani, a lui mosse dalla comunità locale. A questo punto si innestò l’opera della stampa, nella fattispecie Il Messaggero, che diffuse la notizia delle agitazioni locali su tutto il territorio nazionale. Il caso Doebbing assurge allora a vicenda nazionale che mette in risalto molti ed interessanti aspetti che esulano dal mero contesto locale per gettare luce su alcuni passaggi fondamentali della storia della Chiesa di quegli anni. Un nesso non sempre facile da ricostruire è stato quello tra storia della diocesi locale e ruolo svolto dal vescovo nel panorama nazionale, all’interno della curia romana, e nel contesto internazionale. Tale contesto fu reso ancor più complicato dal profilarsi del conflitto mondiale.

Mi sono avvalsa, oltre alle fonti documentarie già citate anche dei testi di Corrado Cavallo e di Fortunato Iozzelli che hanno offerto un grande ausilio per procedere al completamento del lavoro, oltre, naturalmente alla più essenziale bibliografia generale relativa alla storia della chiesa novecentesca. Desidero inoltre ringraziare vivamente il direttore dell’Archivio Storico Diocesano di Civita Castellana il Professor Claudio Canonici.

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