Le Legate di Nepi

Nepi è chiamata città delle acque, per tutte le sorgenti e fossi che attraversano il suo territorio. Per questo motivo l’agricoltura era molto fiorente. Ma questi fossi, nel periodo estivo a causa della siccità e dei tanti motori che pescavano acqua, si abbassavano di livello e non erano più sufficienti al fabbisogno di tutti gli agricoltori. Per questo motivo nacquero le “Legate”, dighe di sbarramento per regolare l’altezza dell’acqua. Ogni fosso che passava per i terreni ne aveva una o più di una. La legata nei ricordi nepesini è considerata un luogo di divertimento o di passatempo, infatti molte persone le usavano come vere e proprie piscine. Allo stesso tempo erano luoghi molto pescosi con i suoi barbi, cavedani, rovelle e qualche volta anche trote, per non parlare dei gamberi. Erano di diversi tipi: a saracinesca, a tavole (di diverse misure) che servivano a regolare il livello o a sbarramento. Chiunque ricorda queste legate:

  • La legata di Gilastro che si trova lungo il fosso di fontana cupola o fosso del Cerro o anticamente rio falisco. È situata sotto al vecchio cimitero e ci si arriva percorrendo dal piazzale la strada a destra per 150 mt, è una delle più grandi. Ad oggi è ancora funzionante ed è di tipo a tavole regolabili. Nell’ultima foto possiamo notare  la piccola diga laterale che serviva per irrigare il campo sottostante.

  • La legata di Valle Fioretto o del fosso di San Benedetto o anticamente chiamato rio Puzzolo, è situata lungo l’omonimo fosso, a circa 500 mt dall’incrocio tra via del Cerro e via di Valle Fioretto, all’altezza della centrale del gas. È di tipo a tavole regolabili ed è ancora usata.

 

  • Nello stesso fosso esisteva anche una seconda legata detta delle Pantane è situta a metà strada tra l’incrocio di via di valle Fioretto e via delle Pantane e la fine di via valle Fioretto. È di tipo a tavole regolabili ad oggi non è più usata.

 

  • La legata di Passo Cupido, si trova sul Rio Vicano o Ricano adiacente all’omonima strada, sotto la zona di Valle Scura. È di tipo a tavole regolabili ed è ancora usata. Il fosso prende il nome da dove nasce, ossia il lago di Vico, ma per un lungo tratto ha poca acqua, soltanto nel territorio di Nepi con le tante sorgenti aumenta di portata.

 

  • La legata di Bonfili o Bonfiglio lungo il fosso della Massa o della Ferriera. È situata a circa 200 mt dal ponte di legno del Cardinale vicino ai Cavoni. Serviva per l’irrigazione delle tenuta degli Orsini, ad oggi abbandonata. È di tipo a saracinesca.

 

  • La legata di Cavaterra, demolita recentemente, era situata lungo le mura borgiane vicino alle stallette. Si vedono ancora i resti delle vecchie mura laterali. Serviva da sbarramento per deviare e far passare l’acqua che alimentava i vecchi mulini della ‘mmazzatora.

 

  • La legata della Bottata è situata tra gli archi dell’acquedotto e il ponte di via XIII settembre. È la più grande di tutti è forma un bacino idrico spettacolare. È di tipo a doppia saracinesca e ad oggi è ancora usata per livellare o pulire i bacino.

 

  • La legata della Contea, è situata nella zona della Contea Flacchi tra il territorio di Nepi e quello di Sutri. Era di tipo a tavole ma poi è stata trasformata a saracinesca.
  • La legata di Casale Pazielli, è situata nella tenuta dei Pazielli vicino alla strada provinciale 36, via delle fornaci e via caprarola, sul fosso Maggiore dalle parti di Pian Badessa. E’ di tipo a tavole e forma una grande laghetto, sulla parte sinistra era situata una piccola centrale idroelettrica.

 

  • La legata di Pasciuta, è situata nella tenuta di Pasciuta vicino a via del Petagneto, sul fosso Rio Vicano o Ricano. Era di tipo a tavole ad oggi diruta.

  • La legata di Grottabella, è situata nella località di Grottabella, sul fosso Rio Vicano o Ricano. Era di tipo a tavole.
  • La legata di Valdiano, è situata nella località Valdiano, sul fosso di Valdiano era situata vicino alla mola di Valdiano. Era di tipo a tavole.
  • Nel territorio di Nepi ci sono anche altre legate come quella degli Archi, dei Carosini, di Cencelli, di San Paolo su rio Vicano, una sul fosso di San Benedetto nel terreno della famiglia Brunetti demolita quando fu intubato il tratto del fosso da via Roma alle stallette, sul fosso stramazzo nella frazione di Grezzano nelle terra dei Gregori, anche sul fosso di Grottabella o fosso della Cegna e altre ancora.

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Pietro Palazzini