Nepi: Fauna selvatica – I mammiferi

Numerose sono le specie animali tra cui volpi, faine, istrici, ricci, ghiri, tassi, donnole, topi selvatici, arvicole, ghiri, tartarughe, lepri, cinghiali e alcuni esemplari di lupi.

  • Cinghiale (Sus scrofa): è un mammifero artiodattilo della famiglia dei Suidi. Originario dell’Eurasia e del Nordafrica, nel corso dei millenni il cinghiale è stato a più riprese decimato e reintrodotto in ampie porzioni del proprio areale e anche in nuovi ambienti, dove si è peraltro radicato talmente bene, grazie alle sue straordinarie doti di resistenza e adattabilità, che viene considerato una delle specie di mammiferi a più ampia diffusione ed è arduo tracciarne un profilo tassonomico preciso, in quanto le varie popolazioni, originariamente pure, hanno subito nel tempo l’apporto di esemplari alloctoni o di maiali rinselvatichiti. Da sempre considerato al contempo una preda ambita per la sua carne e un fiero avversario per la sua tenacia in combattimento.

 

  • Volpe rossa, o semplicemente volpe, è la più grande delle volpi propriamente dette e il carnivoro con l’areale più vasto, essendo presente in tutto l’emisfero boreale dal circolo polare artico al Nordafrica, il Nordamerica e l’Eurasia. È classificata come specie a rischio minimo dall’IUCN.

 

  • Faina (Martes foina) è un mammifero onnivoro della famiglia dei mustelidi. l pelo è corto e folto: sul dorso esso si presenta di colore marroncino, con tendenza a schiarirsi su muso, fronte e guance: le orecchie sono tondeggianti e orlate di bianco, mentre le zampe presentano delle “calze” di colore marrone scuro. Sulla gola e sul collo è presente una caratteristica macchia bianca o, più raramente, giallognola che si spinge fino al ventre e prosegue fino a metà della parte interna delle zampe anteriori. Si differenzia dalla martora comune per la macchia golare bianca e allungata verso il ventre (anziché giallognola e meno estesa), per le dimensioni un poco minori, le zampe e il muso più corti, le orecchie e gli occhi di dimensioni minori e in generale l’aspetto più slanciato.

 

  • Istrice (Hystrix cristata), nota anche come istrice crestata o porcospino, è un roditore della famiglia degli Istricidi diffuso in Europa meridionale ed in Africa. Le parti dorsali sono ricoperte da lunghe setole nere o bianche anteriormente e con lunghi aculei nella parte centrale e sulla groppa. Gli aculei presentano anelli bianchi e neri alternati, solitamente 4 o 5, e terminano con una lunga punta bianca. La loro lunghezza è variabile e possono raggiungere i 30 cm sulla groppa. La cresta nucale è formata da lunghi peli sottili fino a 45 cm, principalmente neri. Sia la cresta che gli aculei si drizzano quando l’animale è impaurito o minacciato. La testa, il collo e gli arti sono ricoperti con setole scure lunghe fino a 50 mm. La parte centrale della groppa è nera o chiazzata. La testa è alquanto larga con un muso corto, la regione nasale rigonfia e ricoperta da lunghe vibrisse scure. Gli occhi sono piccoli e scuri. Le orecchie sono corte, e scure.

 

  • Riccio comune, talvolta detto anche riccio europeo (Erinaceus europaeus), è un mammifero della famiglia Erinaceidae, che spesso viene impropriamente chiamato col nome porcospino (che invece fa riferimento all’istrice). Il riccio presenta caratteristiche morfologiche arcaiche (come la formula dentaria e la conformazione del cervello) che lo accomuna ai primi mammiferi comparsi sulla Terra al termine del Cretaceo, rispetto ai quali non si è differenziato di molto: nel corso di milioni di anni ha solamente evoluto il rivestimento di aculei che tanto lo caratterizza agli occhi dell’uomo.

 

  • Ghiro (Glis glis) è un roditore appartenente alla famiglia Gliridae; è l’unica specie del genere Glis. Lungo circa 30 centimetri di cui 13 (circa) di coda, pesa in media 100 grammi. Ha una pelliccia di colore grigio castano sul dorso, mentre il ventre è bianco; il muso è caratterizzato da due grandi occhi e da folte e lunghe vibrisse (lunghi peli a lato del muso con funzione tattile), le orecchie, di forma rotondeggiante, sono piuttosto piccole e escono di poco dalla pelliccia. Può essere confuso con uno scoiattolo, da cui può essere distinto osservando la coda che mantiene sempre lunga e distesa.

 

  • Tasso (Meles meles) è un mammifero carnivoro della famiglia Mustelidae. È specie protetta. La specie è nota anche col nome di tasso comune o tasso europeo, per evitare di ingenerare confusione con altre specie di tasso (come il tasso americano o il tasso del miele), in quanto questi animali abitano appunto gran parte d’Europa, oltre che alcune porzioni del Medio Oriente e dell’Asia centrale. Col suo metro di lunghezza e i quasi 15 kg di peso, questo animale rappresenta una delle specie di mustelidi di maggiori dimensioni. L’aspetto è quasi ursino, con corpo robusto e zampe corte e forti con grossi unghioni adatti a scavare: la caratteristica mascherina nera sulla faccia bianca rende il tasso inconfondibile. Il tasso è un animale notturno che passa la giornata a dormire all’interno di una delle numerose tane che questi animali scavano nel proprio territorio, e che spesso vengono condivise con altri animali: se molestato, esso si rivela un avversario temibile e tenace. Curiosamente, è l’unico animale mammifero a possedere il doppio delle aorte.

 

  • Donnola (Mustela nivalis) è un mammifero della famiglia dei Mustelidi lungo circa 30 centimetri, di cui 4 centimetri di coda. Ha il corpo snello ricoperto da un pelame soffice di colore fulvo sul dorso e grigio bianco sul ventre. Ha zampe corte, unghie aguzze e orecchie larghe. Sono segnalati casi di donnole appartenenti a popolazioni montane, che durante l’inverno cambiano pelo assumendo una colorazione completamente o parzialmente bianca come l’ermellino.

 

  • Topo selvatico (Apodemus sylvaticus) è un mammifero roditore della famiglia dei Muridi. Specie molto comune ed ampiamente diffusa, vive in gran parte dell’Europa occidentale, spesso in vicinanza dell’uomo, ed è talvolta considerato nocivo.

 

  • Arvicola acquatica europea o ratto d’acqua (Arvicola amphibius) è un mammifero roditore della famiglia dei Cricetidi. Secondo alcuni autori anche l’arvicola acquatica sud-occidentale (Arvicola sapidus) sarebbe in realtà una sottospecie di questi animali (Arvicola amphibius sapidus), tuttavia questo animale viene dai più considerato una specie a sé stante.

 

  • Nutria (Myocastor coypu), detta anche miopotamo coipo, castoro d’acqua, ratto di palude e mulo de Rio Ospo, è un mammifero roditore originario del Sudamerica, unica specie vivente del genere Myocastor e della famiglia Myocastoridae. Il corpo è tozzo e robusto. La pelliccia è composta da lunghi peli rigidi color bruno-giallastro o bruno-rossastro. Questi peli nascondono quasi completamente il sotto-pelliccia grigio scuro, soffice, denso e vellutato. Le parti ventrali sono giallo chiaro e meno ruvide delle parti dorsali. Il mento è ricoperto di peli biancastri. Durante l’inverno la pelliccia diventa più folta e densa. La pelliccia della sottospecie M.c.melanops è più scura, probabilmente in relazione ai climi più freddi ed umidi delle regioni più meridionali del continente sud-americano dove è presente. La testa è larga e di forma triangolare, gli occhi e le orecchie sono piccoli e, insieme alle narici, sono situate nella parte superiore della testa. Le vibrisse sono lunghe. Gli arti sono relativamente corti. I piedi sono più lunghi delle zampe anteriori e sono muniti di 5 dita, di cui le prime 4 sono connesse tra loro da una membrana cutanea, mentre il quinto è libero ed è solitamente utilizzato per pettinare la pelliccia.

 

  • Lepre comune o lepre europea (Lepus europaeus) è un mammifero lagomorfo appartenente alla famiglia dei Leporidi e originario dell’Europa e dell’Asia. È un animale dalla forma piuttosto slanciata, con arti posteriori più lunghi di quelli anteriori, particolarità che, insieme al potente retrotreno, gli conferisce la velocità e l’abilità di un grande corridore e saltatore. Il muso è caratterizzato da due grandi occhi gialli e lunghe vibrisse bianche. Gli occhi sono posti ai lati del capo e questa posizione consente all’animale di avere un campo visivo molto ampio, una visone di quasi 360° gradi anche se la sua vista è modesta. Il senso dell’udito è invece particolarmente sviluppato: la mobilità degli ampi padiglioni auricolari gli permette di percepire e localizzare rumori anche minimi. Il pelo ha una colorazione fulva che va dal giallo-bruno al grigio-bruno sul dorso, mentre il ventre è sempre bianco-grigiastro. Le orecchie gigantesche (sono lunghe circa 15 cm) hanno la punta nera, mentre la coda a fiocco è bianca con un pennacchio nero all’estremità. Sulla testa sono assenti le caratteristiche brizzolature nere che abbondano invece sul dorso, mentre attorno agli occhi è presente un cerchio bruno. D’inverno la colorazione del pelo tende ad assumere tonalità più vicine al grigio.

 

  • Lupo grigio (Canis lupus), detto anche lupo comune o semplicemente lupo, è un canide lupino, presente nelle zone remote del Nordamerica e dell’Eurasia. È il più grande della sua famiglia, con un peso medio di 43–45 kg per i maschi, e 36-38,5 kg per le femmine. Oltre le dimensioni, il lupo grigio si distingue dagli altri membri del genere Canis per il suo muso e le orecchie meno appuntite. Il suo mantello invernale è lungo e folto, di colore prevalentemente grigio variegato. Alcuni esemplari presentano anche mantelli bianchi, rossi, bruni o neri.

 

  • Scoiattolo è utilizzata comunemente per indicare la specie Sciurus vulgaris e più in generale per indicare molte specie appartenenti al genere Sciurus o ad altri generi delle famiglie degli Sciuridi e degli Anomaluridi. Si possono raggruppare in tre tipi: le specie arboricole, che vivono principalmente sugli alberi, quelle di terra che fanno tane sul terreno e le specie “volanti”, dotate di membrane per planare tra gli alberi. Gli scoiattoli si nutrono di noci, nocciole, ghiande, funghi e frutta, delle quali fanno cospicue scorte durante la stagione estiva, immagazzinandole in dispense ben nascoste, per poi attingerne nei periodi di scarsità (salvo dimenticarsene, collaborando così alla disseminazione delle piante). Non disdegnano di integrare la propria dieta con piccoli animali quali insetti e piccoli uccelli. I principali predatori degli scoiattoli sono la martora (Martes martes), il gatto selvatico (Felis silvestris) e diverse specie di rapaci.

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