Da Nepi lungo la via Amerina fino al Castello di Pizzo Jella

Località: Pizzo Jella
Regione: Lazio – Nepi – Castel Sant’Elia (VT)
Tipo Percorso: Escursionistico (E)
Difficoltà: Facile
Lunghezza: 7,5 Km (solo andata)
Dislivello: circa 120 mt
Tempo percorrenza: circa 4,5 ore (solo andata)
Ciclabile: Si (in MB)
Indicazioni: scarse
Acqua potabile nel percorso: No
Note: Percorso facile, tranne alcuni tratti ripidi e un piccolo attraversamento di un fosso. Sono consigliati l’uso di bastoncini e scarpe da trekking antiscivolo e indumenti anti-strappo che coprano gambe e braccia. È sconsigliato a persone molto anziane o bambini piccoli con carrozzine.

Ristori: Assenti lungo il percorso

Orari di apertura
Attualmente aperto
Aperto: tutto l’anno

Contatti
• Nepi
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https://antiquaviva.altervista.org

Punto di ritrovo per chi viene da fuori Nepi è il piazzale della Bottata di fronte ai Bastioni Sangalleschi del Castello dei Borgia a Nepi. Da qui si passa sotto l’acquedotto e si procede in direzione Castel Sant’Elia. Dopo circa 50 mt dall’incrocio troviamo sulla sinistra via San Paolo, segnalata da una croce votiva in ferro. Percorriamo via San Paolo per circa 900 mt fino ad un cancello privato. Proseguiamo il percorso lungo il sentiero e dopo aver attraversato il ponte sul fosso di rio Vicano, iniziamo la risalita verso nord fino alla via vicinale pianella. Continuiamo seguendo l’indicazione della via Amerina. Lungo la via che porta alla tagliata, possiamo scorgere le prime tombe etrusco/falische. Al termine del primo sentiero, attraversiamo il fosso del “Fossitello” e ci ritroviamo di nuovo tra due pareti con delle tombe a camera. Scendendo in fondo alla forra del “Fossitello” è possibile vedere i fossili di Ostrea, segno della remota presenza del mare nell’entroterra. Si prosegue verso nord e alla fine di queste pareti giriamo a destra lungo la strada sterrata. Dopo circa 1 km dall’incrocio, giriamo a destra e proseguiamo il sentiero per circa 1 km. Lungo il percorso del fosso dell’isola, sul lato destro della forra, possiamo notare numerose grotte. Usciti dal bosco attraversiamo il prato in direzione sud e continuiamo la strada per un altro chilometro fino all’incrocio per Castel Sant’Elia in località Pianaiella. Giriamo a sinistra e proseguiamo per la strada sterrata per circa 2 km. Entriamo nel sentiero del bosco e andiamo avanti per altri 900 mt, fino ad una curva con uno spiazzo. Lasciamo la strada ed entriamo nel sentiero del bosco a destra. Dopo circa 250 mt, notiamo l’insediamento rurale del Castello di Pizzo Jella. Pizzo Jella è un antico Pagus Falisco situato su uno perone tra la valle di sotto e il rio Vicano nel tratto detto fosso Malnome.

All’interno del Castello, sono visibili la torre, le mura di fortificazione, alcune cisterne e le numerose abitazioni rupestri medievali, ricavate da antiche grotte preesistenti di varie epoche remote. Il castello come gli altri nel territorio fu abbandonato tra l’inizio e la metà del XV secolo. Il rientro è per lo stesso cammino. Si consiglia di concludere l’escursione con una passeggiata nelle vie del paese, molto bello e caratteristico.

Che cosa vedere
Alloggi e punti di ristoro nelle vicinanze
Mappa percorso
Approfondimenti
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Consigli Utili:
L’escursione non è uno sport di resistenza, quindi evitare la pressione del tempo e impostare il ritmo in modo che nessuno nel gruppo perda il fiato. Controllate sempre le previsioni meteo, visto che state passeggiando sulle rive dei torrenti potrebbe diventare molto pericoloso a causa di improvvisi allagamenti. Consigliato un telefono cellulare (numero per le chiamate di emergenza europeo 112). Una pausa puntuale serve per riposarsi, per godersi il paesaggio e la convivialità. Cibo e bevande sono necessari per mantenere le prestazioni e la concentrazione. Tenere sotto controllo i bambini, anche se ci sono delle staccionate, lungo il percorso passerete vicino a dei precipizi. Informate sempre le persone di fiducia su destinazione, percorso e via del ritorno. Resta insieme al gruppo. Per i solitari, fate attenzione: anche piccoli incidenti possono diventare gravi situazioni di pericolo. Rispettate la natura e non lasciare rifiuti. Non disturbate gli animali selvatici e da pascolo. Lasciate le piante intatte e non lanciate sassi nelle vallate.

Rischi e sicurezza:
I rischi che possono presentarsi durante l’escursione sono dovuti all’ambiente fisico-meteorologico-climatico e fattori ambientali indiretti:
Smarrimento: Se non esperti, fate sempre attenzione a non inoltrarvi in zone non battute e fuori dai sentieri.
Caduta di massi: nei percorsi che si affacciano su pareti di roccia, che percorrono brecciai è possibile incontrare delle frane. Il fenomeno del tutto naturale e accidentale in quanto legato a normali fenomeni di erosione ha dei rischi che aumentano in particolari condizioni atmosferico-meteorologiche come ad esempio in seguito a forti precipitazioni atmosferiche.
Fulmini: nel caso di temporale un pericolo molto grave è rappresentato dai fulmini. Evitare di sostare in luoghi aperti, sotto alberi isolati. Sono luoghi sicuri l’interno di grotte o rifugi (rimanendo comunque a più di un metro dall’entrata), nei boschi (prestate attenzione a posizionarsi sotto un albero più basso rispetto a quelli vicini).
Inondazioni: si consiglia in caso di pioggia, di evitare di sostare lungo i torrenti.
Vipere e altri animali: Il territorio ospita alcune specie di vipere, occorre evitare di frugare con mani e piedi sotto pietre o nell’erba alta. Se questo è necessario, utilizzare un lungo bastone. Come in tutti i boschi, anche altri animali possono essere pericolosi, come la zecca che si può trasmettere dagli animali selvatici dei boschi all’uomo e veicolare infezioni o alcune specie di ragni velenosi e scorpioni.

La flora nepesina:

La fauna nepesina:

Carta IGM Nepi 1:25.000

 

Pietro Palazzini

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