Le Solfarate di Monte Calderone a Nepi

Località: Le Solfarate
Regione: Lazio – Nepi (VT)
Tipo Percorso: Escursionistico (E)
Difficoltà: Facile
Lunghezza: 1 Km (solo andata)
Dislivello: circa 5 mt
Tempo percorrenza: circa 1 ora
Ciclabile: No
Indicazioni: No
Acqua potabile nel percorso: No
Note: Percorso facile, tranne alcuni tratti fangosi. Sono consigliati l’uso di bastoncini e scarpe da trekking antiscivolo o stivali e indumenti anti-strappo che coprano gambe e braccia. È sconsigliato a persone molto anziane o bambini piccoli con carrozzine.
Ristori: Assenti lungo il percorso

Orari di apertura
Attualmente aperto
Aperto: tutto l’anno

Contatti
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Le Solfarate di Nepi, sono un’area pianeggiante di territorio vicino Nepi, vicino alle quali sorgevano insediamenti risalenti all’età del bronzo e presumibilmente anche al periodo Neolitico, datazioni effettuate da alcuni reperti ritrovati nei campi adiacenti. La superficie dell’area è circondata da vegetazione, mentre al suo interno si può ammirare il paesaggio arido e fangoso e le venature giallastre lasciate dallo zolfo. Il punto di ritrovo per chi viene da fuori Nepi è il piazzale della Bottata di fronte ai Bastioni Sangalleschi del Castello dei Borgia a Nepi. Da qui si percorre la via Nepesina (SS311), dopo circa 2,5 Km girare a destra per la SP84. Giunti all’incrocio girare a sinistra sulla via Cassia Cimina (SP1). Dopo circa un Km lasciare ci troviamo sulla destra un cancello. Lasciamo la macchina e ci addentriamo nel prato. Ci accorgiamo subito dell’essere vicini, dall’odore solfureo. Dopo appena 500 mt ci ritroviamo in una radura con piccoli canyon. Ci addentriamo ancora e ci ritroviamo nella zona vulcanica della solfatare, un piccolo bacino, asciutto d’estate e con acqua nei periodi invernali o piovosi, nel quale si notano i fori delle esalazioni di anidride solforosa proveniente dal terreno.

A primo impatto notiamo il gorgoglio dell’acqua che fuoriesce dal terreno e i residui dei minerali di zolfo lungo tutta la zona. Nel periodo estivo, il sito è composto da un bacino asciutto, con dei fori dai quali esce l’esalazione dell’anidride solforosa, causata dalla risalita dell’acqua contenuta in una profonda camera magmatica inattiva. Il terreno è di proprietà privata.

Che cosa vedere
Alloggi e punti di ristoro nelle vicinanze
Approfondimenti
File tacciato GPX – KMZ – KML

Consigli Utili:
L’escursione non è uno sport di resistenza, quindi evitare la pressione del tempo e impostare il ritmo in modo che nessuno nel gruppo perda il fiato. Controllate sempre le previsioni meteo, visto che state passeggiando sulle rive dei torrenti potrebbe diventare molto pericoloso a causa di improvvisi allagamenti. Consigliato un telefono cellulare (numero per le chiamate di emergenza europeo 112). Una pausa puntuale serve per riposarsi, per godersi il paesaggio e la convivialità. Cibo e bevande sono necessari per mantenere le prestazioni e la concentrazione. Tenere sotto controllo i bambini, anche se ci sono delle staccionate, lungo il percorso passerete vicino a dei precipizi. Informate sempre le persone di fiducia su destinazione, percorso e via del ritorno. Resta insieme al gruppo. Per i solitari, fate attenzione: anche piccoli incidenti possono diventare gravi situazioni di pericolo. Rispettate la natura e non lasciare rifiuti. Non disturbate gli animali selvatici e da pascolo. Lasciate le piante intatte e non lanciate sassi nelle vallate.

Rischi e sicurezza:
I rischi che possono presentarsi durante l’escursione sono dovuti all’ambiente fisico-meteorologico-climatico e fattori ambientali indiretti:
Smarrimento: Se non esperti, fate sempre attenzione a non inoltrarvi in zone non battute e fuori dai sentieri.
Fulmini: nel caso di temporale un pericolo molto grave è rappresentato dai fulmini. Evitare di sostare in luoghi aperti, sotto alberi isolati. Sono luoghi sicuri l’interno di grotte o rifugi (rimanendo comunque a più di un metro dall’entrata), nei boschi (prestate attenzione a posizionarsi sotto un albero più basso rispetto a quelli vicini).
Inondazioni: si consiglia in caso di pioggia, di evitare di sostare lungo i torrenti.
Vipere e altri animali: Il territorio ospita alcune specie di vipere, occorre evitare di frugare con mani e piedi sotto pietre o nell’erba alta. Se questo è necessario, utilizzare un lungo bastone. Come in tutti i boschi, anche altri animali possono essere pericolosi, come la zecca che si può trasmettere dagli animali selvatici dei boschi all’uomo e veicolare infezioni o alcune specie di ragni velenosi e scorpioni.

La flora nepesina:

La fauna nepesina:

Carta IGM Solfarate Nepi 1:25.000

Pietro Palazzini

Altre immagini:

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