Museo Civico Archeologico di Nepi.

Il Museo nasce da una mostra realizzata dalla Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, in collaborazione con il Comune di Nepi nel 1992 chiamata “le necropoli di Nepi”. Il promo allestimento fu realizzato all’interno della Sala Nobile del Palazzo Comunale. Al termine della mostra nel 1995, molti reperti tornarono nelle loro sedi, mentre il materiale nepesino rimase esposto nella sala. Nel 1998 l’esposizione fu trasferita nei locali seminterrati del Palazzo Comunale. Con i nuovi allestimenti il museo si ampliò di nuovi reperti che vanno dal VII secolo a.C. sino all’età rinascimentale. Più avanti il museo fu trasferito di nuovo nei locali di via Porta Falisca, 31 dove si trova attualmente. Con questo ulteriore spostamento le sale vengono ampliate con altri numerosi oggetti e ricostruzioni dei contesti originali del luogo del rinvenimento. Le sale del Museo espongono reperti dal VII secolo a.C. all’età rinascimentale. Il percorso espositivo è articolato in sezioni. Sezione preistorica, protostorica e preromana: vi sono conservati reperti dell’età del Bronzo e del Ferro. La sezione è articolata in un percorso che si sviluppa cronologicamente e topograficamente attraverso i reperti che documentano la presenza umana nel territorio fra il Paleolitico Medio e l’Età del Bronzo e del Ferro. Mentre lo sviluppo urbano della città di Nepi è illustrato dai materiali provenienti dalle necropoli di età preromana. Fra le sepolture più sontuose in esposizione, vi è la tomba n. 3 che ha restituito, oltre ad un ricco corredo ceramico anche oggetti come l’aspergillum bronzeo, una fibula bronzea anulare, ed uno scarabeo egizio. L’età romana è trattata nella Sezione romana, dove sono esposte alcune are funerarie e votive. A nord di Nepi, le ricerche archeologiche si sono concentrate in corrispondenza della “Necropoli di Tre Ponti”. Conclude l’esposizione la Sezione medievale-rinascimentale, dove sono esposti elementi marmorei provenienti dalla Rocca.


Molti reperti rinvenuti nel territorio di Nepi sono stati trasferiti nei musei dei dintorni come:

  • Museo di Villa Giulia Roma: nella sala 26 sono custoditi reperti del periodo compreso tra il VI e IV secolo a.C.
  • Musei Vaticani: nella sala 5, dove è possibile ammirare il tronco in granito del busto del Faraone Nektanebo I° del 380 a.C., donata nel 1838 dal comune di Nepi al Papa Gregorio XVI.
  • Museo Archeologico dell’Agro Falisco a Civita Castellana: nella vetrina 32 sono contenuiti diversi manufatti rinvenuti nelle località della Massa, S. Paolo e di Gilastro a Nepi, risalenti al VII e VI secolo a.C.
  • Museo Capitolino Roma: nella galleria n° 116/A è contenuto un sarcofago rinvenuto nei sotterranei della Chiesa di San Biagio, raffigurante la nascita di Dioniso circondato da ninfe. Donato nel 1746 dal comune di Nepi al Papa Benedetto XIV.

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